Gli Oscar e la rivincita dei romanzi

L’88a cerimonia degli Oscar del cinema organizzata dall’ Academy of Motion Picture Arts and Sciences è ormai alle porte : le statuette più ambite saranno quindi assegnate al Dolby Theatre di Los Angeles il prossimo 28 febbraio

Gennaio 2016 sarà probabilmente ricordato come uno dei mesi più nefasti per gli amanti dell’arte a causa  della scomparsa, a pochi giorni di distanza, di due grandi personalità che hanno regalato tanto alla musica, al teatro e al cinema. Mi riferisco ovviamente a David Bowie e Alan Rickman, due artisti eclettici che, benché consapevoli del proprio talento e della propria fama, hanno saputo interpretare magistralmente ruoli estremamente diversi e, come tutti i grandi, sapevano anche stare al gioco e prendersi un po’ in giro. Proprio per questo motivo, anche se ho già innalzato la mia bacchetta in onore di Severus Piton e ascoltato Space Oddity in loop (una delle canzoni più utilizzate nelle colonne sonore di film e serie tv, come potete vedere in questo video), voglio ricordarli qui per due ruoli in film di nicchia ma divenuti un cult:

David Bowie che interpreta David Bowie, giudice integerrimo di sflilate di moda clandestine in Zoolander (2001) di Ben Stiller
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Alan Rickman è invece il Metatron (Un serafino, la schiera più alta degli angeli! cit.) in Dogma (1999)  di Kevin Smith 
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Ma gennaio è stato anche il mese dei Golden Globes, che di solito – ma non sempre – anticipano un po’ le tendenze degli Academy. Di questa edizione, ricorderemo sicuramente la scenetta Leonardo Di Caprio – Lady Gaga, che passerà ai posteri come una gif epica.

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Ma veniamo al dunque! Con febbraio ormai iniziato da pochi giorni e la maggior parte dei film tutti usciti in sala, ho iniziato anche io il mio periodo di preparazione agli Oscar che quest’anno si preannunciano abbastanza interessanti. A parte aspettare che il Karma punisca Di Caprio, e aldilà di pronostici e preferenze, voglio sottolineare che ancor più dell’anno scorso, gli Oscar 2016 saranno sicuramente ricordati come una delle edizioni in cui la quasi totalità dei film presenti nella cinquina dei candidati al titolo di Miglior Pellicola, sono in realtà trasposizioni di opere letterarie. Se per il 2015 figuravano soprattutto biografie (American Sniper, The Theory of Everything, Imitation Game), quest’anno si tratta soprattutto di opere di finzione.

  • The Big Short di Adam McKay tratto dal libro The Big Short: Inside Doomsday Machine (La grande scommessa) di Michael Lewis
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  • Brooklyn di John Gowley dall’omonimo romanzo di Colm Tòlbìn.
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  • The Martian di Ridley Scott da L’uomo di Marte (The Martian, nella versione originale) di Andy Weir
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Decisamente dei titoli vari e interessanti da aggiungere alla mia pile à lire! Per leggere la lista dei candidati per le altre categorie, potete dare un’occhiata al sito ufficiale clickando qui. Prossimo appuntamento il 28 febbraio. E che vinca il (libro) migliore!

 

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